La nostra terra di Sicilia, per la centralità che gode nel Mediterraneo, è da tempo immemore,
terra di sbarchi barbareschi e non solo, ma anche di spiaggiamento di animali marini. Abbiamo raccontato, precedentemente, di uno scheletro di Zifio spiaggiato nelle vicinanze della torre dei Saraceni di Tre Fontane, che all'epoca sollevò le più sparute e fantasiose ipotesi, tra cui, la più colorita, quella che si trattasse di un mostro marino, ma per scarsa conoscenza, il reperto andò perso e non musealizzato.
Oggi ci occupiamo di un altro caso di spiaggiamento e parliamo di un esemplare di Tartaruga Liuto (Democheliscoreacea) rettile marino, specie molto rara, a rischio estinzione, musealizzata.
Così ci racconta il Direttore scientifico del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso-CT, Dott.Gianni Insacco:
"La Tartaruga Liuto si è spiaggiata a Marinella di Selinunte (TP), il 20Aprile1996. L'esemplare è rimasto impigliato in una rete da posta, qualche giorno prima dello spiaggiamento, e liberata dai pescatori del luogo. Dopo 5 giorni è avvenuto il
suo ritrovamento. L'intervento di recupero e la preparazione tassidermica sono stati effettuati dal Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, previa autorizzazione della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo e del servizio Certificazione Cites. L'esame autoptico ha dimostrato che l' esemplare era una giovane femmina del peso di 260kg, e morì affogata al seguito di un infarto. Attualmente l'esemplare è fruibile presso il Museo insieme al carapace di un altro esemplare della stessa specie rinvenuto a Lampedusa nel 1993"
Con l'occasione si ringrazia il Dott. Gianni Insacco per la propria sensibilità e collaborazione.
Campobello di Mazara, li'01/07/2021
ANTONINOGULOTTA
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