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Un ricordo lontano, auguri a tutte le mamme

  • Immagine del redattore: ARCHEO CLUB
    ARCHEO CLUB
  • 11 mag
  • Tempo di lettura: 1 min
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Fra i tanti canti di amore materno descritti da illustri penne di autori come Pascoli, Ungaretti, Montale, Negri, Saba e Battiato, che nella sua struggente canzone “

" scrive: “Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare", merita di essere ricordata l'intramontabile bellezza di un amore filiale resa eterna nella toccante poesia "A mia madre" del De Amicis, che la mia genitrice a me bambino spesso declamava e che mi è rimasta indelebilmente scolpita nella mente. Oggi festa delle mamme e delle donne, proprio quel testo mi permetto di riportare.


"Non sempre il tempo la beltà cancella

O la sfioran le lacrime e gli affanni;

Mia madre ha sessant’anni,

E più la guardo e più mi sembra bella.

Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto

Che non mi tocchi dolcemente il core;

Ah se fossi pittore

Farei tutta la vita il suo ritratto.

Vorrei ritrarla quando inchina il viso

Perch’io le baci la sua treccia bianca,

O quando inferma e stanca

Nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

Ma se fosse un mio prego in cielo accolto

Non chiederei del gran pittor d’Urbino

Il pennello divino

Per coronar di gloria il suo bel volto;

Vorrei poter cangiar vita con vita,

Darle tutto il vigor degli anni miei,

Veder me vecchio, e lei

Dal sacrifizio mio ringiovanita."


Campobello di Mazara 11/05/2025

IL PRESIDENTE DELL'ARCHEOCLUB

CAMPOBELLO CAVE DI CUSA

ANTONINO GULOTTA


 
 
 

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